Cosa facciamo

Dieci prodotti, centinaia di ricette, milioni di “buon appetito”.

Coltivato in Italia offre una selezione di 8 legumi e 3 farine appartenenti alle tradizionali colture italiane facendosi portavoce di una missione: proteggere e tramandare antiche consuetudini che fanno bene all’uomo e alla terra.
Frutto di collaborazioni con agricoltori provenienti da ogni angolo dell’Italia, i prodotti di Coltivato in Italia rispettano i ritmi della natura, sono Biologici, sostenibili e, naturalmente, 100% italiani.

Cicerchie Decorticate

La cicerchia è un legume antichissimo già in voga ai tempi dei romani, tipico delle zone centro-meridionali di Italia. Simbolo di una cucina povera e contadina, in passato la cicerchia – pianta particolarmente forte che non richiede molta acqua – era spesso l’unica fonte di sostentamento per le famiglie meno abbienti quando i raccolti scarseggiavano.
La cicerchia ha un sapore gradevole, simile a quello dei ceci ma più delicato, e la sua forma peculiare ed irregolare ricorda dei piccoli sassi schiacciati. Le cicerchie di Coltivato in Italia sono decorticate, quindi prive della pelle e, per questo, più facili da digerire. La decorticatura, infatti, riduce drasticamente i tempi di cottura e previene gonfiore intestinale.

COTTURA: 25/30 minuti con la casseruola, 10 minuti con la pentola a pressione.

CONSERVAZIONE: le cicerchie cotte possono essere conservate in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Fagioli Borlotti

Importato in Europa da Cristoforo Colombo, il fagiolo borlotto è un legume del centro America, oggi coltivato in tutti i territori con climi temperati. I nostri borlotti coltivati nel  nord Italia dove sembra provenire anche l’etimologia del nome. Il termine borlare – diffuso soprattutto in Lombardia – significa infatti rotolare, cascare. La radice bor, invece, indica un corpo arrotondato, come un fagiolo appunto. Caratterizzato da striature rossastre su base colore crema, presenta una consistenza robusta e un gusto pieno.

AMMOLLO: ammollo di 10 ore in acqua fredda. Consigliamo di cambiare l’acqua 1-2 volte durante l’ammollo.

COTTURA: 45/50 minuti con la casseruola, 25 minuti con la pentola a pressione.

CONSERVAZIONE: i fagioli borlotti cotti possono essere conservati in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Fagioli Cannellini

Il fagiolo cannellino è un legume originario dell’Argentina che ormai viene coltivato in Italia da secoli ed è ampiamente entrato a far parte della cucina tradizionale, soprattutto in Toscana e nelle regioni del centro Italia. I terreni su cui vengono coltivati, conferiscono ai fagioli cannellini un sapore delicato, una buccia sottile e una consistenza morbida. Il colore bianco e un cuore tenero e farinoso fa dei cannellini uno tra i legumi più apprezzati anche dai bambini.

AMMOLLO: ammollo di 10 ore in acqua fredda. Consigliamo di cambiare l’acqua 1-2 volte durante l’ammollo.

COTTURA: 50 minuti con la casseruola, 25 minuti con la pentola a pressione.

CONSERVAZIONE: i fagioli cannellini cotti possono essere conservati in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Fagiolo dall'Occhio

Il fagiolo dall’occhio è un legume originario delle regioni mediterranee che può essere considerato quasi il primo fagiolo autoctono del Bel Paese. La peculiarità di questi fagioli è il loro aspetto – pelle chiara e sottile macchiata da un piccolo occhio nero sulla parte laterale. Una piccola curiosità: è considerato un alimento portafortuna, infatti in Sud America vengono consumati la sera di Capodanno come  augurio di abbondanza.

AMMOLLO: ammollo di 10 ore in acqua fredda. Consigliamo di cambiare l’acqua 1-2 volte durante l’ammollo.

COTTURA: 50 minuti con la casseruola, 25 minuti con la pentola a pressione.

CONSERVAZIONE: i fagioli occhio cotti possono essere conservati in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Farina di castagne

La castagna è un frutto tipico di regioni montuose dai 500 ai 900 m s.l.m. In passato, il castagno, veniva anche chiamato l’albero del pane; essendo, infatti, le castagne ricche in carboidrati complessi, rappresentavano un’ottima alternativa ai cereali e un’importantissima fonte di sostentamento per molti popoli, soprattutto gli abitanti di regioni montane caratterizzate da climi particolarmente ostili.
La farina di castagne è il risultato della macinazione di frutti attentamente selezionati ed essiccati. Particolarmente ricca di amidi, conferisce agli impasti una consistenza molto compatta e asciutta, motivo per cui è necessario aggiungere una componente liquida maggiore rispetto alle altre farine.

Farina di Ceci

La farina di ceci si ottiene attraverso la macinazione a pietra dei ceci che vengono precedentemente selezionati e poi essiccati. La macinazione a pietra è una lavorazione che avviene a bassa velocità con lo scopo di non surriscaldare la materia prima. In questo modo le proprietà vitaminiche e nutritive non vengono compromesse e il sapore resta autentico e caratteristico. La farina di ceci è protagonista di numerose ricette della tradizione italiana, come le panelle siciliane o la farinata ligure. Inoltre, l’elevato contenuto di saponine, consente di utilizzarla anche per realizzare prodotti per la cura del corpo 100% ecologici e naturali, come scrub, shampoo e maschere per il viso.

Farina di Miglio

Coltivato soprattutto nelle zone del centro Italia, il miglio è un cereale antichissimo caratterizzato da chicchi molto piccoli di un giallo paglierino. La farina di miglio si ottiene attraverso la macinazione a pietra dei chicchi essiccati e presenta un aroma delicato, con delle note leggermente vegetali, e un sapore tendente al dolce. È ideale in abbinamento con altre farine, in particolar modo con la farina di grano saraceno e di riso, per rendere gli impasti soffici ed elastici.

Lenticchie Beluga

Caratterizzata da piccoli semi nero brillante, la lenticchia beluga è unica nel suo genere. Si tratta di una varietà di lenticchia prodotta in esigue quantità nelle regioni centrali d’Italia, dove è stata selezionata per diversi anni prima che potesse essere definitivamente coltivata per scopi commerciali. Il nome beluga è ispirato al prezioso caviale a cui assomigliano; una volta cotte, infatti, brillano con la stessa intensità. Molto apprezzate per la rapida cottura e il sapore delicato, si abbinano perfettamente a piatti di pesce e frutti di mare.

COTTURA: 25-30 minuti in casseruola.

CONSERVAZIONE: le lenticchie beluga cotte possono essere conservate in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Lenticchie variegate

Tipica dell’Appennino centrale, i semi della lenticchia variegata sono piccoli e di colore, appunto, variegato con sfumature che vanno dal verde scuro al rosa. La composizione dei terreni dove viene coltivata le conferisce una cottura rapida, un buccia sottile ed un sapore unico. Mantengono perfettamente la cottura e presentano un gusto più spiccato e peculiare rispetto alle tradizionali lenticchie verdi.

COTTURA: 25-30 minuti in casseruola.

CONSERVAZIONE: le lenticchie variegate cotte possono essere conservate in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

Lenticchiata

La lenticchiata è una miscela composta da lenticchie  rosse e gialle decorticate. Essendo priva della buccia, la lenticchiata cuoce velocemente ed è particolarmente indicata per il babyfood  poiché facile da digerire. In cucina è ottima per preparare vellutate e piatti esotici.

COTTURA: 25-30 minuti in casseruola.

CONSERVAZIONE: le lenticchiata cotta può essere conservata in frigorifero per massimo 2 giorni o in congelatore per massimo 6 mesi.

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Far far away, behind the word mountains, far from the countries Vokalia and Consonantia, there live the blind texts. A small river named Duden flows by their place and supplies it with the necessary regelialia